Sono passati appena 3 anni da quando Gianluca – per tutti Luca – ha conosciuto Zero. Una serata live nel febbraio del 2020 per vedere un’opportunità che nessuno fino a quel giorno era riuscito a trasmettergli. Di quella sera racconta “Non avevo capito una mazza. Però una cosa mi era rimasta impressa: il discorso sulla rendita. Fino a quel momento mai nessuno mi aveva dato un’opportunità così concreta”.

All’inizio del suo percorso, a causa di un evento delicato che colpisce la sua famiglia, si allontana per un paio di mesi dall’attività. Quando decide di ripartire, nel maggio 2020, decide anche di mollare il “paracadute”, ovvero oltre 20 anni di onorata carriera come consulente assicurativo.

Oggi, ufficialmente alla posizione di carriera D5, è felicissimo del percorso fatto e della scelta presa. Luca è un uomo con le idee molto chiare. Ha pianificato tutti i passaggi della sua carriera, raggiungendo la A4 in due mesi e la D1 in appena 10 mesi.

La sua soddisfazione più grande è vedere le persone che grazie a lui hanno creduto in Zero essere gratificate e premiate. A chi vorrebbe entrare a far parte della squadra ma è ancora indeciso consiglia di valutare quella che potrebbe essere una follia ma che in Zero è reale: la possibilità di creare una rendita vitalizia e molto remunerativa in pochissimo tempo.

Sulla formazione poi la sua posizione è netta “La formazione è alla base, senza formazione non avrei potuto fare questo percorso”. Sua madre gli ripeteva spesso, o ti formi o ti fermi, e anche lui ne è fermamente convinto.

Luca si ritiene un uomo con carisma, questa sua caratteristica gli permette di diventare da subito un punto di riferimento, fermo e forte, per gli altri. Sente, inoltre, di avere una responsabilità grande nei confronti di chi mette nelle sue mani il proprio percorso. Percepisce poi nei suoi confronti da parte dei collaboratori un forte attaccamento, a volte anche inaspettato, soprattutto da parte di chi non conosce. Questa per lui è una bellissima e inaspettata sorpresa.

Ora è il momento di combattere. Terminata quella che definisce la prima parte di carriera, oggi si appresta ad affrontare una nuova battaglia, a giocare una nuova partita. Naturalmente il suo sogno professionale è aggiungere qualche diamante al suo palmares. Il suo sogno personale, invece, è quello di vivere con la sua famiglia nella villa dei suoi genitori, dove è cresciuto, continuando la tradizione e mantenendo il legame affettivo con quella che per lui è casa.